L’intera Collezione Panza è un affare di coppia. Quando Giovanna e io scopriamo le opere di un nuovo artista, guardo mia moglie e lei guarda me. Capisco dai suoi occhi se vuole comprare o no. Tra me e lei, è una questione di sguardi…
1953
Con l’obiettivo di accrescere la propria formazione professionale viaggia in Argentina, Brasile, Venezuela, Cuba, Canada e Stati Uniti (1953-1954).
Giovanna, appassionata di musica, lascia gli studi classici e si dedica allo studio del pianoforte con il Maestro Alberto Mozzati di Milano. Interromperà questi studi per sposare Giuseppe, condividerne gli interessi e crescere i cinque figli.
1955
Giuseppe e Giovanna si sposano a Milano (luglio).
Frequentazione delle gallerie milanesi: Galleria Apollinaire, Galleria dell’Ariete, Galleria Blu, Galleria Il Milione e Galleria del Naviglio.
Primo acquisto di due opere di Atanasio Soldati, tra cui A destra in alto (l’uccello azzurro), 1948 dalla Galleria Apollinaire di Guido Le Noci (1955); seguono i dipinti di Gino Meloni (dal 1956).
Le esposizioni curate presso la galleria da Pierre Restany (1955-1959), prossimo fautore del Nouveau Réalisme, ampliano il contesto internazionale della collezione con opere di Luis Feito e dei francesi René Laubies, Claude Bellegarde, Camille Bryen e includono la proposta monocroma di Yves Klein.
Nel periodo formativo della raccolta (1955-1960), l’interesse dei Panza si rivolge anche all’Informale di Emilio Vedova e agli americani Cy Twombly, Philip Guston e Richard Diebenkorn.
1957
Viaggio a Parigi per la personale di Antoni Tàpies presso la Galerie Stadler (14 giugno - 13 luglio) dove sono effettuati iniziali acquisti di sue opere che segnano la formazione della prima parte della raccolta.
Acquisizione di Buttress, 1956 e di altre tele di Franz Kline dalla galleria Sidney Janis di New York, dopo aver visto riprodotta Cardinal, 1950 (in Civiltà delle macchine, V, maggio - giugno).
La mostra Arti Primitive con oggetti dell’Africa, Oceania e America pre-colombiana, dà avvio al durevole interesse per l’arte extraeuropea (Galleria Franco Monti, Milano, ottobre-novembre).
Il primo scritto di Giuseppe sull'attività di collezionista è pubblicato dalla rivista I 4 Soli (La pagina del collezionista, IV, 6, novembre 1957, pp12-13).
1958
La coppia inizia a trasferire parte della collezione dall’appartamento di Milano alla villa di Varese.
Visita alla tappa milanese della mostra The New American Painting organizzata dall'International Council del The Museum of Modern Art, New York (giugno 1958)
Alla XXIX Biennale di Venezia (14 giugno - 18 ottobre) Giuseppe compra un Tàpies - ne acquista altri nello stesso anno dalle gallerie La Tartaruga, Roma e Martha Jackson, New York - e vede i dipinti di Mark Rothko. Il fotografo Ugo Mulas lo ritrae nella sala dedicata a Licini assieme a Restany e Le Noci.
Si reca a Leverkusen per approfondire l’opera di Jean Fautrier in mostra allo Städtisches Museum (11 novembre - 30 dicembre), di cui avrebbe acquisito un totale di sei dipinti eseguiti tra 1943-1947.
Incontro con il compositore John Cage, in soggiorno a Milano dal novembre, che gli segnala il lavoro di Robert Rauschenberg e di Jasper Johns.
1959
Intraprende contatti con il gallerista Leo Castelli, New York, in merito a Rauschenberg; ne visita la personale presso la Galleria La Tartaruga di Plinio de Martiis (maggio). Alla Documenta di Kassel (11 luglio - 11 ottobre) scopre l’opera Kickback (1959) e inizia a collezionare a fondo i combine paintings dell’artista.